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Gabriele Nuzzo |
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SPORT LORA
LEGALE
di David Grasso Castagnetta
Sappiamo bene quanto oggi sia importante conoscere gli aspetti
giuridici e fiscali della propria attività. Proprio sulla base di tale presupposto
abbiamo deciso di inserire nella nostra rivista una rubrica dedicata a tali aspetti; e
proprio nella consapevolezza di tale esigenza di informazioni specialistiche del settore
giuridico e tributario nellambito sportivo inseriamo alcune informazioni riguardanti
la rivista SPORT AZIENDA, che proprio di tale settore si occupa in modo
esclusivo ed esaudiente. Si tratta di un periodico bimestrale specializzato nel settore
degli aspetti aziendali, amministrativi e fiscali delle società ed associazioni sportive.
Il periodico in questione è nato nel 1997 sotto la direzione
di Gabriele Amadio.
Dalleditoriale del terzo numero del 97, di Gabriele Amadio, ci rendiamo conto
di come la rivista sia densa di notizie utili. La Pubblicazione si preoccupa soprattutto
della disciplina dettata per il settore sportivo dilettantistico e non lucrativo e degli
effetti previsti su tale settore della riforma fiscale recentemente operata dal Governo,
con particolare attenzione al rischio che non ...vengano fatti dei passi indietro
rispetto alle scelte, sacrosante, operate allinizio degli anni 90, con la
legge 398/91..., cioè rispetto alla disciplina giustamente più favorevole dettata
per società sportive non lucrative. Si rileva la necessità, da noi già denunciata, di
un serio controllo fiscale per evitare che qualcuno possa godere indebitamente di un
regime di favore dettato per le associazioni sportive dilettantistiche: si cerchino e si
colpiscano insomma i colpevoli, ...ma non venga colpito il mondo dello sport
dilettantistico nel quale - continua Amadio - sono impegnate una infinità di persone che
con sacrifici notevoli portano avanti attività finalizzate allo sviluppo dello sport
laddove è sovente latitante lintervento di enti e strutture a ciò preposte.
Al fianco delleditoriale trovano spazio due brevi notizie relative
allabolizione dellIva sugli spettacoli e sui trasferimenti allestero di
atleti tramite cessioni di contratti di sportivi professionisti che riportiamo per intero.
Il primo articolo riguarda la legge sulla disciplina delle società ed associazioni
sportive dilettantistiche e degli enti di promozione sportiva, legge che giace da un
anno in parlamento in attesa di approvazione e che riguarda oltre 80.000 società ed
associazioni sportive non lucrative. Vengono ricordati i punti fondamentali della legge
con un commento sostanzialmente positivo se pur con alcune proposte di correzione e con
alcuni dubbi.
Sempre nel settore fiscale il Gian Marco Committeri si occupa della preoccupante
possibilità che le associazioni sportive possano essere danneggiate economicamente
dalleffetto Irap, la nuova imposta che sostituirà Ilor, Iciap,
contributo per il sistema sanitario, tassa di concessione governativa per
lattribuzione della partita Iva e imposta sul patrimonio netto delle imprese.
Dallanalisi degli effetti previsti si riscontra, infatti, che le associazioni e
società sportive subirebbero un aggravio calcolato approssimativamente nel 2%, oltre alla
necessità di porre in essere una serie di complesse operazioni per la determinazione
della base imponibile Irap. Allora sarebbe forse più ragionevole, come suggerisce Sport
Azienda, correggere la disciplina in questione con un trattamento più favorevole per le
associazioni e società sportive senza fine di lucro ed incentivare quei controlli volti
ad evitare abusi di tali agevolazioni. Proprio dei metodi da seguire per individuare
situazioni in cui lattività, pur avendo i caratteri della commercialità, viene
svolta sotto le apparenze di associazioni non riconosciute si occupa un successivo
articolo curato proprio da un dirigente del Ministero delle Finanze, Alessandro Blasi.
Ancora un altro articolo si occupa delle norme dettate al fine di restringere solo a
quelle associazioni e società effettivamente senza fini di lucro le agevolazioni volute
dalla legge. In particolare si ricorda la necessità che le associazioni in questione al
fine di godere dei suddetti benefici instaurino con i propri soci vincoli giuridici e
patrimoniali tali da rendere questi ultimi pienamente partecipi di diritti ed obblighi
sociali. Insomma una modalità di gestione se non proprio familiare quanto meno tendente
ad esaltare il valore della partecipazione personale alla vita sociale.
Altra rilevante novità oggetto di attenzione è la eliminazione dellopzione
preventiva in materia di imposta sul valore aggiunto definita ...una apprezzabile
semplificazione consistente nelleliminazione degli obblighi di comunicazione
preventiva da parte del contribuente che intende avvalersi di un regime opzionale,
mantenendo comunque fermo lobbligo di comunicazione nella prima dichiarazione
annuale IVA, comunicazione che vincolerà il contribuente per il primo triennio.
Per chiudere col settore fiscale, Sport Azienda si occupa della interpretazione della
norma che prevede la possibilità per gli sportivi dilettanti di ottenere indennità o
rimborsi per la partecipazione a manifestazioni agonistiche organizzate o svolte sotto il
controllo del Coni. Lautore dellarticolo ritiene, e ci trova daccordo
con la sua interpretazione, che sia possibile interpretare estensivamente la norma
consentendo agli atleti (ma anche ad allenatori, preparatori, dirigenti...) di percepire
rimborsi o indennizzi anche per la stessa attività di allenamento necessaria ai fini
della competizione stessa, purchè si rientri sempre nei parametri della attività
dilettantistica (che prevede un massimo di quattro giorni di allenamento su sette).
La rivista prosegue con due interessanti articoli riguardanti uno la responsabilità degli
istruttori e della società sportiva per i danni arrecati dagli allievi a terzi (cioè a
soggetti estranei allattività stessa) e per i danni subiti dagli allievi durante
gli allenamenti, e laltro la responsabilità delle società sportive per
distruzione, smarrimento e deperimento degli oggetti depositati presso i locali delle
società stesse o consegnati a queste in custodia.
Gli ultimi due articoli riguardano contributi e pensione per gli sportivi professionisti
ed alcune norme di sicurezza basilari da rispettare nella costruzione ed esercizio degli
impianti sportivi, nonché notizie riguardanti il settore dello sport per disabili.
Ci è sembrato opportuno fornire ai nostri lettori che abbiano la necessità di
approfondire la propria conoscenza su problemi giuridici legati alla gestione o più
semplicemente alla sola partecipazione ad una società o associazione sportiva, questa
breve e speriamo utile panoramica del numero di Sport Azienda da noi letto per informarli
della esistenza di una rivista specializzata indubbiamente interessante, facilmente
comprensibile ed utile per la risoluzione di problemi giornalieri spesso di fondamentale
importanza, il tutto corredato da una appendice di leggi, decreti, istruzioni ministeriali
e giurisprudenza e da una rubrica di risposte ai quesiti posti dai lettori.
Novità della legge
finanziaria 1998
Abolita l'imposta sugli spettacoli.
A partire dal 1° luglio 1998 l'imposta sugli spettacoli sarà eliminata. In tal senso il
decreto collegato alla legge finanziaria prevede una delega al governo perché emani,
entro sei mesi, un provvedimento per la abolizione dell'imposta sugli spettacoli, con
l'obbligo di mantenere comunque il livello del gettito invariato anche con l'eventuale
applicazione dell' aliquota ordinaria IVA sugli spettacoli sportivi con biglietti
inferiori a 25.000 lire. Il governo nella relazione di accompagnamento non considera più
voluttuario il consumo di spettacoli in genere. Inoltre il futuro decreto legislativo
dovrà determinare i criteri per calcolare correttamente la base imponibile delle
attività organizzate da società, associazioni e circoli per i propri soci, con
l'indicazione degli elementi che permettano di definire con chiareza e semplicità il
numero degli spettatori, mettendo fine ad un meccanismo infernale assolutamente
impraticabile.
Non dovuta l'IVA sui trasferimenti all'estero di atleti.
Sulla cessione all'estero, nell'ambito dei paesi comunitari, degli atleti professionisti
non grava più l'IVA nella misura del 16%. E' quanto disposto dal decreto legge 29
settembre 1997 n.328, che integra il D.P.R. 633/72 che ha ricondotto nel criterio
derogatorio le cessioni di contratti relativi alle prestazioni di sportivi professionisti.
Conseguentemente, il presupposto territoriale per l'applicazione dell'imposta viene
stabilito nel paese del committente (cesionario-aquirente) anziché in quello di residenza
del venditore.
In precedenza il D.L. n. 669 del 1996 aveva già introdotto tra le deroghe alcuni diritti
immateriali senza però icludervi le cesioni di contratti degli sportivi profesionisti.
Per tale mottivo il fisco assoggettava ad IVA le cessioni dei contratti eseguiti dalle
società italiane, contrariamente a quanto avveniva in quasi tutti gli stati comunitari,
creando così un notevole contenzioso. Con il provvedimento in questione è stata
finalmente eliminata una distorsione che penalizzava sotto l'aspetto finanziario le
società sportive professionistiche italiane.
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