MIDDLE SEA RACE


La Middle Sea è tornata

Organizzata dal Royal Malta Yacht Club, dal 1968 al 1983 ha conosciuto i suoi momenti di gloria. Abbandonata a seguito dei nuovi regolamenti che avvantaggiavano le barche leggere e quindi scomode, la Middle Sea Race è' tornata ai fasti di una volta perfetta antagonista mediterranea della fastnet


E' tornata alla fine di ottobre la grande vela d'altura in Mediterraneo: infatti a Malta da quest'anno è rinata la prestigiosa Middle Sea Race, la regata di 620 miglia intorno alla Sicilia che, anche se non corsa da tredici anni, è comunque rimasta nel cuore di numerosi velisti che negli anni 70 vi hanno preso parte. Nata nel 1968 da un'idea di John Ripard, Jimmy White e Alan Green, Race Director del RORC, la Middle Sea Race venne organizzata ogni anno dal Royal Malta Yacht Club fino al 1983: dal 1972 al 1979 ebbe il supporto di uno sponsor come il Martini International Club e appunto nel 1979 divenne ufficialmente la Martini Middle Sea Race. Nel 1983 però venne deciso, soprattutto a causa dei nuovi regolamenti che avvantaggiavano barche più leggere e quindi molto più scomode per una regata così lunga, di sospendere quella che poteva essere con ogni diritto considerata l'equivalente mediterranea della famosa regata del Fastnet. Ora con il regolamento del CHS le imbarcazioni da crociera hanno la possibilità di competere anche con barche a dislocamento più leggero e perciò il Royal Malta Yacht Club ha pensato di far rinascere la regata ammettendo in gara non solo le imbarcazioni CHS, ma anche quelle IMS. L'idea è piaciuta e così diciotto imbarcazioni, di cui sette italiane, hanno subito aderito presentandosi a Malta per partire: un eccellente risultato se si pensa che negli anni d'oro di questa regata la partecipazione si aggirava intorno ai venticinque iscritti. L'edizione 1996 della Middle Sea Race, partita sabato 26 ottobre, ha presentato una novità nel percorso: infatti ha seguito una rotta di circumnavigazione della Sicilia e delle isole Egadi, Pantelleria e Lampedusa in senso anti-orario, contrariamente a quanto avveniva nel passato. La flotta dopo aver lasciato Marsamxett Harbour (Sliema) attraversando la linea di partenza posta fra i bastioni di La Valletta, capitale dell'isola, e la sede del Royal Malta Yacht Club sulla Manoel Island, ha girato una boa di disimpegno al vento nella baia di Balluta, per poi fare rotta sullo stretto di Messina. Di qui ha dovuto lasciare a sinistra Stromboli, le isole Egadi, Pantelleria, Lampedusa, passare nel canale tra Gozo e Malta per terminare di nuovo a Marsamxett Harbour. Le condizioni meteorologiche fin da subito si sono dimostrate caratterizzate da venti deboli: un persistere di vaste aree di alta pressione non ha mai fatto sperare in venti freschi che potessero permettere di infrangere il record di percorrenza stabilito nel 1978 da Mistress Quickly in 79 ore e 20 minuti. Così è stato, e la prima imbarcazione a tagliare la linea d'arrivo, pur con un vantaggio di otto ore sul gruppo degli inseguitori, ha impiegato oltre 96 ore. Si è trattato di Alexia B il maxi argentino progettato da Reichel/Pugh (ex Windquest) che ha mantenuto la leadership per tutto l'intero percorso. Alle sue spalle hanno poi terminato l'ILC 40 austriaco Astro, il J 130 sammarinese Karnak che imbarcava Matteo Plazzi nel ruolo di navigatore, il Farr 40.7 Albablù del messinese Renato Irrera che si avvaleva della presenza di velisti quali Pietro D'Alì e Marco Guerra, Leo Piger First 42 S7 dell'armatore napoletano Tommaso Ursino, vincitore della classifica IMS e il maltese Lazy Duck, Swan 47 di John Ripard Jr vincitore della classifica CHS. Purtroppo non hanno concluso la regata due altre imbarcazioni italiane: Genesi - Regione Calabria di Giuseppe Giuffré, per aver disalberato nella prima giornata, e Capricia, il ketch donato alla Marina Militare Italiana da Gianni Agnelli che ha subito la stessa sorte della barca di Reggio Calabria. Importante nell'organizzazione della Middle Sea Race 1996 è stato il supporto offerto dalla Missione Militare Italiana a Malta e della nave Lipari che ha seguito la regata durante tutto il suo svolgimento.