QUADRIATHLON

Hobor batte Dvorak

Stanchi di passare ore ed ore in ufficio davanti ad una scrivania occupati con il personal computer? Ecco un efficace rimedio antistress: 5 chilometri a nuoto, 20 chilometri in canoa, 100 chilometri in bicicletta, e 20 chilometri di corsa! Ad Ibiza ogni anno a settembre


U na splendida giornata ha aiutato il grande successo della nona edizione del Mondiale di Quadriathlon di Ibiza, con un numerosissimo pubblico sulla spiaggia protetta di Salinas. Un nutrito stormo di fenicotteri svolazzava intorno al centinaio di quadriatleti presenti alla partenza, tra i quali anche degli atleti italiani. Questa specialità multipla comprende cinque chilometri di nuoto, venti chilometri di canoa, cento chilometri di bicicletta, e venti chilometri di corsa; mostrando così i veri limiti della macchina di precisione nella quale i quadriatleti hanno convertito il proprio metabolismo. Il livello atletico di quest'anno è stato altissimo, risultato delle nove gare di coppa Europa e dell'entrata di sponsorizzazioni nel quadriathlon, conseguenza diretta della nascita della Federazione Europea quadriathlon a Praga. Quest'anno si è superato sensibilmente il record di partecipazione rispetto agli anni passati, un dato che dimostra la popolarità che sta conquistando di anno in anno il quadriathlon. L'ungherese Peter Hobor, già campione del mondo juniores nel 1994 e il ceco Martin Dvorak, campione in carica, hanno offerto una incredibile dimostrazione di potenza terminando i centoquaranta chilometri della gara rispettivamente in sei ore e cinquantaquattro minuti ed in sei ore e cinquantotto minuti. Non sono però stati i soli ad attirare l'entusiasmo del pubblico presente; tutti i quadriatleti hanno ricevuto calorose acclamazioni dal pubblico assiepato lungo tutto il percorso. L'ungherese Koos Zoltan quarto alla fine, usciva per primo dopo i cinque chilometri di nuoto con il record assoluto della prova : cinquantasei minuti e quarantacinque secondi. Tra le donne, la prima nel nuoto è l'ungherese campionessa del mondo Zsofia Perczel; seconda l'altra ungherese Andrea Hobor terza ancora un'ungherese, Bernardette Beda, mentre la top model tedesca Andrea Spitzer già due volte campionessa del mondo, dopo una non brillantissima prestazione nel nuoto dovuta comunque agli sforzi fatti per conquistare la vittoria in tre delle nove gare disputate in Coppa Europa, termina al quinto posto. Tutte le gare hanno comunque visto una lotta uomo ad uomo tra il ceco Dvorak e l'ungherese Hobor, culminate con la vittoria di quest'ultimo in sei ore cinquantaquattro minuti e trentasei secondi. Un meritatissimo secondo posto per il ceco con sei ore cinquantotto minuti e cinquantotto secondi, terzo posto per l'altro ceco Podborsky che raggiunge il traguardo in sette ore dieci minuti e cinquantacinque secondi. La classifica femminile ha visto al primo posto l'ungherese Zsofia Perczel in otto ore ventinove minuti e diciannove secondi, seconda Andrea Spitzer in otto ore trentotto minuti e quarantadue secondi , terza l'altra ungherese Bernardette Beda in otto ore quaranta minuti e cinquanta secondi. Fra i veterani spicca l'eccellente prova del plurititolato campione del mondo Sergio Ferrero nella fase acquatica. Fra gli juniores, primo il campione del mondo Jan Strangmuller, classificato anche quinto assoluto, e tra le donne Andrea Hobor. Quest'anno è salito molto anche il livello dei team misti, con la partecipazione di un atleta per ogni prova. La classifica per nazioni ha visto prima la Repubblica Ceca con Dvorak, Podborsky e Strangmuller seconda l'Ungheria e terza la Svizzera.