CLASSE 49ER


49ER Tutti in terrazza...lo spettacolo comincia

Arriva dall'Australia il nuovo skiff che ha preso il posto della storica classe Star. È una imbarcazione altamente acrobatica che ben si presta alla nuova gestione ISAF, mirata alla vela spettacolo


C ome un fulmine a ciel sereno (ma non per i soliti ben informati, che avevano ricevuto la soffiata), il 49er, cioè fourtyniner, è divenuto lo skiff che andrà a Sydney. Quanti denari abbiano perso le altre ditte, per prepararsi al "concorso", dell'Isaf, che la vela italiana ha avuto l'onore di ospitare sul Garda, è difficile a dirsi. A noi non resta che inneggiare al 49er, novità rivoluzionaria del mondo della vela, fonte certa di "fede e speranza" per colpire il difficile target delle sponsorizzazioni. Spettacolare e coreografico, lo skiff australiano, è la diretta derivazione degli storici 18 piedi, che navigano in regata con tanto di bompresso retrattile, gennaker o reacher leggeri, big o tall boy che dir si vogliano, sin dal tempo, che sembra preistorico, delle vele in cotone. Con tanta esperienza alle spalle, sarà difficile, per i velisti della vecchia Europa, battere canguri e kiwi. Nonostante questo, una istantanea pioggia di ordinazioni, proveniente dalle Alpi alla Sicilia, è caduta addosso ai fortunati importatori dello Europe Sailing Center, al secolo Giorgio Zuccoli e Pablo Soldano. L'organizzazione di classe è stata invece affidata al palermitano Pietro Ferrotti, che la presiede già da circa un mese, sulla scia dell'ottima esperienza maturata in oltre dieci anni, ricoprendo analogo incarico per la classe Laser 2. Lo skiff, che naviga con il suggestivo slogan di Olympic High Performance Dinghy, diciamolo pure, entusiasma tutti ed a buona ragione. Anche se un occhio esperto non può non rilevare come sia la prima volta che lo sport della vela mandi alle Olimpiadi, non una classe già affermatasi e consolidatasi nel costume dei velisti, bensì una classe ed un tipo di imbarcazione completamente nuovi, per tecnica e filosofia stessa di navigazione, rispetto alla stragrande maggioranza delle flotte di tutto il mondo, Italia compresa. L'ottica è quella di portare la vela, senza por tempo in mezzo, sulle pagine dei giornali e sugli schermi della tv. Dalle prime battute, sembra che la strada sia buona. Anche se altre se ne dovrebbero e potrebbero percorrere in contemporanea. Un mistero è stato rappresentato dall'esclusione della Star, ma, soprattutto, a questo punto, dal mantenimento del Soling, una barca che non piace neppure ai pochissimi che la praticano. Ma l'Isaf (International Sailing Federation, nata dalle ceneri dell'Iyru), è sempre stata di una saggezza imperscrutabile, come al tempo il cui il surf `doveva essere' Windglider o Lechner, due tavole che sono esistite, in pratica, solo ai giochi e per i giochi, ma non hanno mai avuto una base di praticanti. Il 49er, invece, ha le carte in regola per sfondare: è certamente un ottimo skiff e, se imporrà a tanti velisti un salto nel buio, è vero che tutti gli interessati sono già pronti a saltare di buon grado. L'atteso "Skiff" è una barca velocissima, con terrazze rigide retrattili e regolabili, che ne consentono la conduzione anche ad equipaggi leggeri. Peso ideale, secondo le prime notizie, da 120 a 180 kg in due. Sia il timoniere che il prodiere escono al trapezio. La decisione, scaturita l'8 novembre, ha privilegiato questa barca, in quanto velocissima, non eccessivamente costosa (anche se si avvicina ai 30 milioni) e già reclamizzata come lo skiff del 2000. Il progettista, Julian Bethwaite, è figlio di Frank, che inventò il Laser 2. Inevitabili i rimpianti, specie in casa azzurra, per l'esclusione della Star, introdotta nel lontano 1930, ma già esclusa per un'olimpiade, quella del 1976, a favore della classe Tempest. La Star ha fruttato all'Italia una medaglia d'oro olimpica con l'equipaggio Straulino-Rode, tre medaglie di bronzo (una con Cavallo-Gargano e due con Gorla-Peraboni), oltre ai titoli mondiali dello stesso Straulino, di Gorla e quelli più recenti di Benamati-Salani e Chieffi-Sinibaldi (campioni in carica). A parziale consolazione, si può osservare che la vitalità delle Stelle ha stupito tutti da sempre e, probabilmente, continuerà a stupire in avvenire. Ecco, quindi il programma olimpico completo della vela per Sidney 2000: 49er, 470 uomini, 470 donne, Soling, Tornado, Finn, Europa, Laser, Mistral uomini e Mistral Donne. Sfumata la prevista sostituzione del catamarano Tornado.