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Scheda:
Riccardo Giordano

Aggiornamento 6 maggio 200
4

 

Nome: Riccardo
Cognome: Giordano
Città di nascita: Palermo
Data: 01/03/1970
Stato civile: celibe
Altezza: 1,80 m
Peso: 70 kg
Occhi: azzurri
Club: Albaria Palermo
Altri sport: ginnastica artistica, tennis, beach volley, sky diving, surfing.
Sponsor: Diesel, TRM Tele Radio del Mediterraneo.

LE FOTO













Dal golfo di Mondello il windsurf di Riccardo Giordano fa rotta su Sydney, inseguendo il sogno olimpico...

...sale per la prima volta su una tavola a vela a 10 anni

Riccardo unisce presto il suo grande talento naturale ai consiglio tecnici del suo maestro e l’anno seguente (1986), a soli 16 anni, conquista il suo primo titolo italiano mistral...

 

 

Primo nella classifica degli out sider, a Sidney ha le carte in regola per fare uno scherzetto ai padroni di casa, anche se troverà condizioni di vento instabili, con folate improvvise che ti spingono velocemente prima di abbandonarti all’improvviso. Proprio come a Mondello, dove Riccardo è nato e cresciuto sportivamente.

RICCARDO GIORDANO
L'azzurro con all'attivo nove titoli mondiali nelle varie classi di windsurf, ha vinto i trials italiani per Atene e si prepara per la sua terza Olimpiade



RICCARDO E' TORNATO "CUOR DI LEONE"
L'ATLETA DELL'ALBARIA HA RITROVATO GLI STIMOLI GIUSTI E PER LE PROSSIME OLIMPIADI PROMETTE BATTAGLIA


Riparte dal Golfo di Mondello la sfida olimpica di Riccardo Giordano. Saranno i Giochi della maturità per l’atleta dell’Albaria, alfiere azzurro per la terza volta e protagonista indiscusso della scena internazionale per cinque quadrienni olimpici.
L’ultimo è stato particolarmente impegnativo, con la Federazione che ha messo alla prova fino all’ultimo l’atleta dell’Albaria, nonostante Giordano avesse qualificato la classe alle Olimpiadi nel corso dei Mondiali di Cadice. 
“Dopo i Giochi del Mediterraneo ero completamente scarico - racconta Giordano -  avevo nausea per tutto e per questo mi sono preso sei mesi di riflessione. La chiave di volta è stato il campionato italiano del 2002 che ho dominato a Cervia. Lì ho capito che non aveva senso rinunciare e mi sono detto ‘abbiamo fatto 30, facciamo 31’. E così ho ricominciato ad allenarmi con grande impegno ed ho partecipato alle varie pre-olimpiche con buoni risultati. Poi quest’inverno ho deciso di ritrovare le sensazioni d’un tempo e mi sono accollato tre mesi massacranti fra Brasile, Messico e Miami. 
Ho potuto gareggiare con tutti i migliori, dal brasiliano Santos a tutta la squadra argentina, dagli americani ai tedeschi e australiani. E quando stai insieme ai migliori e vedi che ricominci ad andare, le motivazioni per allenarti sempre di più saltano fuori da sole. 

Ma soprattutto ho ritrovato la cattiveria agonistica, che è indispensabile nello sport e in particolare nelle tavole a vela. A questo punto se la Fiv vuole fare un bel programma da qui ad Atene, io sono prontissimo. Basta che mi facciano venire un paio di sparring partner di livello e posso allenarmi anche insieme a loro sul Garda. A Mondello stesso ci sono sempre quei quattro-cinque che provano a tirarti il collo e ti impegnano. 
Ma se, invece, devo fare da sparring partner ad Alessandra Sensini, e dobbiamo allenarci da soli sul Garda, allora non abbiamo dove andare. Il mio programma, comunque, in parte è già fatto, con la partecipazione al World Festival on the beach, alle preolimpiche di Medenblick e Kiel e agli europei in Polonia”. 
Ad Atene, per la prima volta, gareggerai con la mente assolutamente sgombra e senza alcuna pressione. 
“La mia salvezza è che faccia vento, e vento serio. Il campo di regata lo conosco, ed è caratterizzato da vento forte a raffiche, peggio ancora di Sydney. Per cui questo apre la strada ad improvvise rimonte, ma anche a grossi colpi di fortuna”. 
I tuoi favoriti? “Di sicuro ci sono i top: il francese Bontemps, che ha vinto il Mondiale e dominato le ultime stagioni, il greco Kaklamanakis, che conosce quelle acque meglio di come io conosco Mondello e che, soprattutto, dopo l’oro di Atlanta, ci terrà a chiudere alla grande la carriera nella sua terra. Poi ci sarà da tenere d’occhio l’australiano Kleppich, che a Sydney doveva spaccare il mondo e invece pagò dazio alla pressione, e soprattutto il neozelandese Ashley: ha solo 18 anni, ma ha già vinto i Mondiali junior e a Hyeres andava come una scheggia. Il mio vantaggio è che sono uno dei 3-4 che può vantare 5 quadrienni olimpici alle spalle, e in questo tipo di competizione non è una cosa da poco. Io non avrò problemi di stress e di gambe che tremano, come potrebbe succedere a giovani di talento, molto attesi, che rischiano di andare in tilt alla prima fesseria. E’ capitato anche a me a Barcellona, dove arrivavo con il titolo Mondiale in tasca, e succederà anche a Bontemps”.  



Tre Olimpiadi nell’arco di sedici anni, e anche per questo tre esperienze assolutamente differenti. 
“A Barcellona ho subito maledettamente la pressione. Ero campione del Mondo, ma anche un ragazzino di 22 anni, già contento di essere alle Olimpiadi, che rappresentavano da sempre un sogno. Dopo 5 prove ero 2°, ma fui squalificato un paio di volte per “pompaggio”, che ai tempi non era consentito, e andai in tilt. Fu comunque un’esperienza eccezionale. Per me l’importante era partecipare e quell’anno, oltretutto, c’erano grandi miti dello sport: ho conosciuto Magic Johnson, andavo a braccetto con Carl Lewis e l’atmosfera era mitica. Ora di vere leggende dello sport in giro
ce n’è sempre meno. La mia Olimpiade doveva essere quella di Atlanta, ma fu scelto Zinali. Sydney, invece, l’ho vissuta in maniera strana. Eccezionale dal punto di vista dell’organizzazione e tutto ciò che ruotava intorno, deludente dal punto di vista sportivo. L’ho vissuta male, pensavo fosse la mia ultima Olimpiade e credevo di fare chissà che, anche perché tutto il mese precedente aveva fatto un gran vento e con quelle condizioni mi ero già messo a sognare. Poi, cominciate le regate, calma piatta e solo delusioni. Appena ho deciso di fregarmene ho cominciato a regatare in maniera decente, ma era troppo tardi. Ora, invece, in vista di Atene, sono felicissimo, perché ho mantenuto una promessa fatta a me stesso e questo è importante perché mi dimostra che se mi butto in una cosa arrivo alla meta. Come quando ero ragazzo e decisi che sarei andato alle Olimpiadi. Ecco, forse ho ritrovato quello spirito e sono talmente rilassato che può succedere qualcosa di veramente divertente…”

E per il futuro?
"Per le prossime Olimpiadi vedo bene ragazzi come Riccardo Belli dell’Isca, che ha già vinto il campionato mondiale juniores, ha talento e possibilità di crescita, ma soprattutto sta capendo cosa vuol dire vincere a livello internazionale.
Il mio futuro, invece, lo vedo sopra qualche imbarcazione, purchè vada forte, tipo i Tornado o i 49er. Ritroverei oltretutto tanti amici della vecchia “banda”, che sono passati in queste classi e con buoni risultati, come McIntosh ed Espinola. L’argentino, addirittura, dopo avere vinto l’argento a Sydney, è salito sul Tornado e nel giro di tre anni ha rotto le ossa a tutti andando a vincere il Mondiale.
E’ una bella soddisfazione, anche perché tra i velisti noi surfisti siamo considerati quelli che si divertono e che soprattutto non sono molto preparati tatticamente. Ed invece, secondo me, noi delle tavole a vela siamo molto più preparati tatticamente, anche perché siamo abituati ad andare veloce e a decidere da soli in poco tempo. Proprio per questo mi vedrei bene su una barca come il Tornado o i 49er, dove devi abbinare la tattica alla tecnica.
Certo potrei anche rimanere nella classe Mistral e continuare ancora per un altro quadriennio, ma a patto che elimino il pompaggio perché non sono io che non ne posso più del windsurf, ma è la mia schiena.
Ironia della sorte, alle Olimpiadi di Barcellona ’92, quando era secondo, ricevette una serie di squalifiche proprio per quel “pompaggio” che ai tempi non era consentito.



RICCARDO GIORDANO PREPARA I GIOCHI DI SYDNEY

Dal golfo di Mondello il windsurf di Riccardo Giordano fa rotta su Sydney, inseguendo il sogno olimpico. Dopo 20 anni di successi raccolti in giro per il mondo, il velista palermitano si prepara a inseguire la medaglia più importante, quella che vale una vita di sacrifici, la stessa sognata sin da bambino, quando a vincere allori importanti erano le due anime storiche dell’Albaria Windsurfing club: Vinci Pottino e Vincenzo Baglione. Ha già assaporato in passato l’atmosfera a cinque cerchi, a Barcellona ’92, ma quest’anno si ripresenta con otto anni di esperienza in più. Figlio unico di Chico e Oriella Giordano, sale per la prima volta su una tavola a vela a 10 anni, guidato da Vincenzo Baglione, che rimarrà suo maestro e che nel 1985 vince il titolo europeo, con tanto di medaglia al valore atletico da parte del Coni. Riccardo unisce presto il suo grande talento naturale ai consiglio tecnici del suo maestro e l’anno seguente (1986), a soli 16 anni, conquista il suo primo titolo italiano mistral. E’ l’inizio della scalata ai vertici del movimento nazionale. L’anno seguente bissa il titolo italiano, domina tutte le gare nazionali, a soprattutto, vince il suo primo titolo mondiale, in Francia. Ormai è molto più di una speranza, anche se ha appena 17 anni. Ma il fisico atletico (nel frattempo pratica tennis, pallavolo e sci) e l’amore per questa disciplina dalle forti emozioni lo aiutano a colmare il gap con atleti più esperti. Ed infatti l’anno della maturità (compie 18 anni il 1° marzo 1988) gli regala la prima doppietta. Prima trionfa ai campionati mondiali windsurfer a squadre e subito dopo sale sul gradino più alto del podio ai campionati europei. Ormai è consapevole dei suoi mezzi e alla fame di vittorie comincia a unire la voglia di viaggiare, di conoscere posti nuovi, magari per sfidare i surfisti più forti del mondo. Viaggi, successi e amici collezionati in giro per il mondo. Nel 1989 vince la medaglia d’oro agli Open Sudafricani e sfiora il titolo mondiale windsurfer a squadre, chiudendo al 2° posto. Oro ai campionati italiani mistral, argento ai campionati europei e bronzo in un altro campionato open in Sud Africa, Riccardo completa l’annata alla grande trionfando ai Mondiali mistral in Texas. Il 1990 è un anno di passaggio, buono per collezionare una sfilza di vittorie nelle preolimpiche, archiviare l’ennesimo titolo italiano e vincere la Siam Cup Funboard in Tailandia. Nel frattempo terminato il Liceo Classico, Riccardo si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza. Nel 1991 torna a vincere una medaglia pesante dall’altra parte del mondo. In Californiaè suo un altro titolo mondiale mistral. Il 1992 è l’anno olimpico e Ricardo Giordano corona un sogno, partecipare alle Olimpiadi, l’obiettivo di ogni atleta. L’annata viene arricchita dal titolo mondiale windsurfer a squadre e dal titolo mondiale mistral. Quest’ultima vittoria è molto importante, perché nel frattempo la classe mistral è diventata classe olimpica. Nel 1993 Riccardo comincia a prendere confidenza con i campi di gara delle prossime olimpiadi. Dopo aver vinto la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo in Francia, bissata ai mondiali mistral in Giappone, e aver ottenuto un ottimo bronzo alla preolimpica di Auckland, in Nuova Zelanda, Riccardo si è consacrato fra i grandi andando a vincere il titolo mondiale windsurfer proprio in Australia, patria dei migliori surfisti. L’anno seguente colleziona la solita sfilza di successi in campo nazioale e internazionale, ma i più belli rimangono due: il primo è l’oro conquistato insieme all’israeliano Amit Imbar nel match race internazionale di Auckland; l’altro è il titolo mondiale windsurfer conquistato alle isole Fiji, in uno scenario estremamente suggestivo degna cornice del suo nono titolo mondiale. Argento alla preolimpica di Alassio nel 1995, l’anno seguente piazza una doppietta agli Europei, vincendo l’argento prima nella classe windsurfer e poi nella classe mistral. Nel 1997 Riccardo torna a saggiare il vento dall’altra parte del globo. Alla preolimpica di Melbourne è argebto, alla Sun Alliance di Auckland è bronzo per tornare a vincere la medaglia d’argento alla preolimpica di Sidney. Primeggia in nazionale e ai Giochi del Mediterraneo vince la medaglia di bronzo. L’anno seguente è secondo alla preolimpica di Genova, così come alla Nation Cup. Nel ’99 vince la preolimpica di Anzio, il campionato italiano mistral e alla preolimpica di Sidney chiude ottavo. Anche quest’anno tante gare, anche se con la preparazione olimpica è aumentato il tempo da dedicare agli allenamenti. Il quinto posto ai campionati sudamericani open, il secondo alla preolimpica di Anzio e il 10° agli Europei di Cadice gli hanno permesso di scalare il ranking Isaf fino all’ottavo posizione. Primo nella classifica degli out sider, a Sidney ha le carte in regola per fare uno scherzetto ai padroni di casa, anche se troverà condizioni di vento instabili, con folate improvvise che ti spingono velocemente prima di abbandonarti all’improvviso. Proprio come a Mondello, dove Riccardo è nato e cresciuto sportivamente.

Sensgiordmed.jpg (68837 byte)Oro ai campionati italiani mistral, argento ai campionati europei, Riccardo completa l’annata alla grande trionfando ai Mondiali mistral in Texas e, ironia della sorte, il successo arriva in accoppiata con l'amica e compagno di club Alesandra Sensini, pure lei sul tetto del mondo

BOX NEWS:
GIORDANO E GLI AMICI
GIORDANO E GLI SQUALI AUSTRALIANI
GIORDANO E LE GUASCONATE
MONDELLO SIDNEY E ... MEGAN GALE

GIORDANO E GLI AMICI

Il mondo dei windsurfer è molto particolare. Una specie di grande tribù formata da atleti di tutto il mondo che s’incontrano in ogni parte del globo oer dare sfogo a una passione comune. E’ giocoforza che si creino grandi amicizie. A Maggior ragione per Riccardo Giordano, trentenne gioviale e sempre positivo, che cavalca le onde da vent’anni. Compagni di baldorie e bravate conosciuti in ogni angolo del mondo. L’austriaco Cris Sieber e l’israeliano Amit Imbar sono gli amici più stretti, ma la "comitiva" comprende anche Tony Philip, delle isole Fiji, i neozelandesi Bruce Kendall, Crhis Lorenz e Aaron McIntosh. "Con Cris e Amit siamo amici fraterni – sottolinea Riccardo – Abbiamo condiviso tante cose e il rapporto è più diretto. Anche con gli altrri l’affiatamento è ottimo, anche perché facciamo sempre gruppo in giro per il mondo, ma con australiani e neozelandesi al momento della gara non conta più nulla". Con l’amico Cris Sieber, Riccardo condivide la passione per un’altra disciplina dalle forti emozioni, lo sky surfing. "Io e lui ci siamo buttati con il paracadute e la tavola sui cieli di tutto il mondo. Abbiamo imparato in America, dove abbiamo conosciuto Patrick De Gayardon. In poco tempo abbiamo conosciuto tutti i più grandi della specialità". Un amore per le emozioni forti che è passato anche per il bunging jumpy, ma anni fa quando ancora non era di moda. "E’ un emozione che ho provato più volte in passato, soprattutto in Nuova Zelanda, per la precisione a Quick Town, dove ti fanno passare la voglia di fare tutte le cose spericolate. E’ un posto stupendo immerso nei canyon dove allora c’era il jumpy più alto del mondo (109 metri). Ora penso che ne avranno costruiti di più alti, anche perché c’è chi si lancia dall’elicottero, ma la cosa non m’interessa più".

GIORDANO E GLI SQUALI AUSTRALIANI

L’allarme per gli squali nella baia di Sydney non è più una novità. Si sa che ci sono alcune delle specie più feroci, dallo squalo bianco in giù, ma nessuno sembra preoccuparsi, ancor meno Riccardo Giordano. "Il problema degli squali esiste, eccome, ma sia i velisti che i surfisti ci hanno fatto l’abitudine. Chi gareggia a livello internazionale da tempo è abituato a vedere squali in mare. In Sud Africa e in Tailandia io ho fatto anche windsurf da salto con gli squali sotto la tavola. Figurati quando c’è da fare surf da onda". Per praticare questo sport bisogna farsi trainare in mare aperto e aspettare che le onde s’infrangano sulla barriera corallina, creando l’onda perfetta da cavalcare. In azione il pericolo è relativo, ma mentre si attende l’onda bisogna aspettare fermi in mare aperto a cavallo della tavola. "In queste zone ci sono gli reef shark, quelli con la pinna bianca, ma non sono aggressivi (nella foto Paco Wirz con uno squaletto sotto braccio in Nuova Caledonia). In linea di massima il pescecane non attacca, eppoi di sicuro a Sidney gli squali saranno l’ultima cosa a cui penserò".

GIORDANO E LE GUASCONATE

Sul finire degli anni ’80 il giovane club Albaria (nato nel 1982) vantava già quattro suoi atleti ai vertici del movimento nazionale: Vincenzo Baglione, Vinci Pottino, Alfredo Barbera e Riccardo Giordano. I quattro divennero presto "I Quattro Moschettieri" per la stampa e Riccardo, appena diciottenne, il più giovane del gruppo, divenne D’Artagnan per il suo modo un po’ guascone di affrontare la vita. Scherzi e bravate che ne hanno un po’ contraddistinto il personaggio, divenuto poi vettore privilegiato di tante aziende che hanno puntato su di lui per lanciare nuovi prodotti sportivi(vedi Oackley). Mille storie da raccontare, come quando in Tailandia, appena quindicenne , quando rimase in pieno oceano fino alle 3 di notte, con gli squali che gli giravano intorno. Era uscito con lo scooter d’acqua per andare a prendere i suoi compagni che si stavano allenando, ma fece male i conti con la benzina… Tante storie più o meno note. La bravata più famosa, perché andò in mondovisione, però, ebbe come teatro lo stadio Olimpico di Barcellona. La delegazione italiana stava entrando in pista per la sfilata. I velisti erano indietro, e probabilmente nessuno li avrebbe notati. Prima dell’ingresso nel tunnel, però, Riccardo scala le posizioni, supera qualche dirigente ed entra nello stadio fra i primi. Appena sotto le tribune esce un cartellone, fino allora nascosto, con scritto "Pauroso, Rick the legend". La sua immagine fa il giro del mondo e al comitato olimpico ora temono la prossima "improvvisata".

MONDELLO, SIDNEY E…MEGAN GALE

Riccardo Giordano in questi giorni è concentratissimo. Il giorno della partenza (23 agosto) è ormai alle porte e tutto è pronto per questa olimpiade, per lui quasi "casalinga". Un po’ tutti gli atleti stanno seguendo programmi particolari per ambientarsi al meglio dall’altra parte del globo, ma l’unico degli atleti stranieri a sentirsi davvero a casa sarà proprio Riccardo. "Sidney, se vogliamo, è abbastanza simile a Mondello. Anche lì appena finisci di lavorare fai subito un salto a mare. Il modo di concepire la giornata è simile, ma soprattutto, sono praticamente identiche le condizioni di vento, che è la cosa che mi interessa di più. A Mondello come a Sidney il vento soffia forte e poi sparisce, e gira". A Sidney, oltre al vento familiare, Riccardo troverà una città che conosce benissimo ("ci sono stato fino allo scorso inverno"), il suo grande gruppo di amici ("Tutti i miei amici del windsurf sono già lì da un mese"), e la possibilità di dare sfogo, così come a Palermo, alla sua passione per la musica. Riccardo, fra le tante cose, bazzica anche nel mondo dei Dj, predilige la musica house e a Sidney suona in due locali: "Sugar Reef" e "Home", dimostrando di mettere bene in pratica i consigli dell’amico Dj Coccoluto. Tante amicizie, si diceva, e fra queste quella con Megan Gale, conosciuta nel più totale anonimato in una delle tante feste degli italiani a Sidney. Condizioni ideali, che lo inseriscono a forza fra gli outsider di lusso.


GLI ULTIMI RISULTATI DI RILIEVO
(aggiornamento al 6 maggio 2004)
I SUOI ULTIMI RISULTATI dal 2001 al 2004

2004 - 9.Preolimpica Garda; 34.Mondiali Mistral Izmir;  8.Preolimpica Hyeres
2003
- 4.Preolimpica Garda; 34.Trofeo Principessa Sofia Palma de Mallorca; 30.Campionato Europeo Palermo 35.Preolimpica Kiel; 42.Campionato Mondiale Cadice
2002 - 1.World Festival Sicily Gran Prix Palermo 1.Campionato Italiano Cervia
2001 - 2.Widsurf Festival Palermo; 16.Preolimpica Kiel; 14.Campionato Europeo Marsiglia; 6.Giochi del Mediterraneo Tunisi; 7.World Festival Sicily Gran Prix Palermo

 

I SUOI MIGLIORI RISULTATI dal 1984 al 2000
aggiornamento al 18-08-2000

1984 - 3.Giochi della gioventù
1986 - 1.Camp.Italiani Mistral
1987 - 1.Camp.Italiani Mistral, 1.Camp.Italiani Windsurfer, 1.Camp. Classe Olimpica; 2.Camp. Mond. a sq. Windsurfer - Italia; 1.Contest Nazionale Bic Sport; 1.Contest Nazionale Tigà Sprint; 1.Camp. Mondiali. IYRU Francia
1988 - 1.Camp. Mond. a Sq. Windsurfer; 1.Camp. Europei.Windsurfer Italia
1989 - 1.Naz. Open - Slalom - Sud Africa, 3.Nazionali Open Sud Africa, 1.Internazionale.Windsurfer Italia, 2.Camp. Mond a Sq. Windsurfer, 1.Tigà Sprint, 2.Camp. Italiani Classe Olimpica, 2.Camp. Europeo Mistral Finlandia,1.Camp. Italiani. Mistral, 1.Camp. Mondiale Mistral Texas
1990 - 1.Internazionale. Lechner Anzio, 1.Internazionale. Mistral Palermo, 1.Camp. Mond. a sq. Windsurfer, 1.Camp. Italiani Mistral, 1.Camp. Italiani Classe Olimpica, 1.Nazionale Windsurf day 90, 3.Mond. Universitari Mistral Francia, 4.Mondiali Mistral Francia, 1.Siam Cup Funboard Thailandia
1991- 1.Internazionale Mistral, 1.Camp. Italiani Classe Olimpica, 4.Internazionale Olimpica Mondello, 4.Giochi del Mediterraneo Grecia, 4.Preolimpica Barcellona, 1.Camp. Mondiali Mistral California
1992 - 2.Internazionali Lechner Singapore, 3.Siam Cup Thailandia, 4.Preolimpica Anzio, 1.Internazionale Mistral Palermo, 1.Camp. Mond. a sq. Windsurfer, 8.Preolimpica HIERES, 8.Classifica Mondiale Lechner, Partecip. alle Olimpiadi di Barcellona, 1.Mondiali Mistral Mondello
1993 - 3.Preolimpica di Anzio, 3.Internazionale Olimpica Palermo, 1.Nazionale Caldaro, 2.Giochi Del Mediterraneo Francia, 1.Campionati Italiani Mistral Piombino, 2.Mondiale Mistral Giappone, 3.Preolimpica di Auckland Nuova Zelanda, 1.Mondiali Windsurfer Australia
1994 - 1.Match race int. Auckland, 6.Preolimpica di Anzio, 1.Europei open a squadre Mondello, 3.Preolimpica di Auckland Nuova Zelanda, 5.Trofeo des Alizes in Nuova Caledonia, 8.Sail Melbourne Nissan Regatta, 1.Mondiali Windsurfer Fiji
1995 - 2.Preolimpica di Alassio, 5.Settimana olimpica di Hyeres Francia
1996 - 15.Mondiali Mistral in Israele; 1.Preolimpica di Anzio; 1.Nazionale Mistral a Cagliari; 14.Settimana olimpica di Hyeres Francia; 1.Coppa delle Nazioni Windsurf World Festival a Palermo; 2.Spring Cup Sicily Grand Prix Windsurf World Festival a Palermo; 2.Campionati Europei Windsurfer a Ragusa; 2.Campionati Europei Mistral di Nizza Francia; 1.Campionati Italiani Mistral a Palermo
1997 - 2 Preolimpica di Melburn Australia; 3.Sun Alliance Auckland New Zeland; 1.Preolimpica di Genova; 3.Preolimpica di Anzio; 1.Nazionale Grosseto; 3.Coppa Delle Nazioni; 6.Internazionale Mondello; 3.Giochi del Mediterraneo, 4.Italiani Mistral Gravedona; 2.Preolimpica di Sydney.
1998 - 2.Preolimpica di Genova; 8.Preolimpica di Anzio; 14.Hyeres Francia; 2.Nation Cup; 3.Windsurf World Festival; 2.Italiani Mistral Napoli; 7.Europei Mistral Grecia; 11.Preolimpica di Sydney; 12.Mondiali Mistral Brest Francia.
1999 - 7.Preolimpica Melbourne; 11.Preolimpica Sail Auckland; 1.Preolimopica Mistral Anzio; 7.Preolimpica Hyeres Francia; 2.World Festival Palermo; 9.North American Continentals; 9.Campionati Europei Polonia; 14.Campionati Mondiali Mistral Nuova Caledonia; 8.Preolimpica Mistral Sydney; 1.Campionato Italiano Mistral Piombino; 11.Ranking Mondiale ISAF.
2000 - 8.Ranking Mondiale ISAF; 5.Campionati Sud Americani Open Mar Del Plata Argentina; 19.Campionati Mondiali Mistral Mar Del Plata Argentina; 10.Campionati Europei Cadice Spagna (6. per nazione); 2.Preolimpica Anzio

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