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Interviste:
Chicco Forti (dal
carcere di Miami) Il PM Reid Rubin del processo Forti non ha accettato l’intervista della Rai facendosi negare molte volte e rendendosi le altre irrintracciabile per non essere intervistato.
(02:00) ALLA fine del 97 thomas knott, un faccendiere tedesco, suo vicino di casa, nell'esclusiva williamS island, gli presenta l'australiano antHony pike, suo amico e proprietario di un albergo a ibiza, in spagna. un tempo meta dello star sYsteM e poi decaduto. l'uomo gli propone l'acquisto dell'hotel, forti accetta, e i due siglano davanti a un notaio il contratto preliminare, con anticipo di 25 mila dollari. 16 feb 1998 – virginia key – isola che si allunga sotto miami beach - VIENE trovato il corpo SENZA VITA di ANTHONY dale pike, FIGLIO DELL’IMPRENDITORE AUSTRALIANO. IL GIORNO PRIMA, DOMENICA 15 FEBBRAIO FORTI, ERA ANDATO A PRENDERLO ALL’AEROPORTO DI MIAMI DADE, GLI AVEVA ANCHE PAGATO IL BIGLIETTO AEREO PER VENIRE IN FLORIDA. (Chico Forti:) - “Ci ho parlato prima del suo arrivo, il 15 di febbraio e diverse volte al telefono, ma di persona non l'avevo mai conosciuto. Doveva trascorrere una settimana con noi, prima di incominciare a lavorare nell'albergo con qualche lavoro umile. Il figlio era stato cacciato dal padre, 9 anni prima, per uso di droghe e per altre cose, non si era comportato come doveva comportarsi, ma il padre mi ha chiesto, senti, diamogli un'altra possibilita', l’aereo non era arrivato e aveva un ritardo, lo chiamo diverse volte, fino a che riesco a rintracciarlo, e saliamo in macchina per andare verso casa mia, a Williams Island”, - MA I DUE NON VANNO A WILLIAMS ISLAND. L’AUSTRALIANO, RACCONTA FORTI, CHIEDE DI ESSERE PORTATO AL RUSTY PELICAN, UN RISTORANTE VICINO ALLA SPIAGGIA DOVE L’HANNO TROVATO UCCISO. La', DICE, CI SONO DEGLI AMICI CHE LO ASPETTANO. ARRIVANO SUL POSTO POCO PRIMA DELLE 7 DI SERA. AL PARCHEGGIO DEL RISTORANTE, UN UOMO, DENTRO A UN’ AUTO BIANCA, STA ASPETTANDO. FORTI HA FRETTA, ALLE 7 DEVE ESSERE A FORT Lauderdale, L’ALTRO AEROPORTO DI MIAMI, A PRENDERE SUO SUOCERO. (-“lo lascio, lo vedo entrare nella macchina, circa verso le 7:15, uscendo dal parcheggio chiamo mia moglie e dico, guarda sono sulla strada, arrivo all’aeroporto di Fort Lauderdale verso le 7:45, e prendo il padre di mia moglie, mio suocero, e torniamo verso casa.”) IL GIORNO DOPO, IL 16 FEBBRAIO, TRA GLI ALBERI CHE STANNO DI FRONTE ALLA SPIAGGIA DI VIRGINIA KEY, LA SPIAGGIA DEI WINDSURFISTI PIU' FAMOSA DELLA FLORIDA, VIENE TROVATO DA UN WINDSURFER IL CORPO SENZA VITA DI ANTHONY PIKE JUNIOR, DALE PIKE. IL CORPO e' A FACCIA IN GIU', NUDO, CON DUE COLPI DI PISTOLA SPARATI ALLA NUCA. POCO DISTANTE, IL CARTELLINO D’INGRESSO NEGLI STATI UNITI. LA MORTE, SECONDO I PERITI E' AVVENUTA TRA LE 6 E LE 8 DELLA SERA DI DOMENICA 15 FEBBRAIO. NON CI SONO TESTIMONI. L’ARMA DEL DELITTO, UNA CALIBRO .22, NON e' MAI STATA TROVATA. QUANDO VIENE INTERROGATO DALLA POLIZIA, PER LA PRIMA VOLTA, FORTI NEGA DI AVERE VISTO DALE PIKE ALL’AEROPORTO. UNA BUGIA CHE RITRATTA SUBITO, MA CHE GLI COSTERa' MOLTO CARA. e' L’INIZIO DELL’INCUBO. MA PERCHE' CHICO FORTI HA MENTITO?
(05:43 – 06:17 Intervista Chico) e' CERTO, QUINDI ENRICO FORTI HA MENTITO, MA NON BASTA PER ARRESTARLO CON L’ACCUSA DI OMICIDIO. QUANDO LA POLIZIA LO ARRESTA PER FRODE, IN SOSTANZA DICE VOLEVA ACQUISTARE UN ALBERGO AD IBIZA PAGANDOLO MENO DEL SUO VALORE. UN AFFARE CONTROVERSO, SOSPETTO. UN AFFARE REGOLARE O NO?
06:37 PAUL STEINBERG –
AVVOCATO Io ho incontrato Anthony e Chico a Parigi, e Pike mi disse che era molto contento di questo affare. Poco tempo dopo si sono recati ad Ibiza, da un notaio scelto da Anthony Pike, l’accordo prevedeva che lui avrebbe continuato a gestire l’hotel come manager. Mi ha davvero sorpreso sapere dopo la morte di suo figlio, Dale Pike, che lui e suo figlio, non erano contenti dell’affare.”
07:14 DONALD BIERMAN –
AVVOCATO DIFESA
(07:34 – 07:58 Intervista Chico ) “The billioner”, il miliardario, cosi' Forti viene chiamato dalla stampa americana, eppure in una pausa del processo Forti avrebbe potuto scappare, salvarsi, rifugiarsi all’estero. Non lo fa, invece E aspetta con fiducia, una fiducia mal riposta, come vedremo, il procedimento. Il 12 maggio 2000 – davanti al giudice Victoria Platzer si apre il processo. Lo Stato contro Enrico forti. Gli avvocati della difesa, tra i migliori di Miami, sono sicuri di vincere.
08:26 DONALD BIERMAN –
AVVOCATO DIFSA IL 15 giugno 2000, il verdetto. la giuria dichiara Enrico forti colpevole. e lo condanna all’ergastolo per omicidio di primo grado. La decisione si basa sulla bugia che ha raccontato e altri indizi, tra cui la telefonata fatta alla moglie dalla zona del delitto e qualche granello di sabbia trovato sul gancio di traino della sua auto, sabbia simile a quella della spiaggia in cui e' stato trovato il corpo, hanno detto i periti. 09:11 DANIEL GRECH – HERALD TRIBUNE “Io ho seguito la prima parte del processo. Cio' che piu' mi ha colpito e' stata la mancanza totale di prove dirette che potessero collegare Chico al delitto. C’erano solo degli indizi, e la sua bugia. Sono rimasto molto sorpreso quando lo hanno condannato all’ergastolo.” Non c’e' alcuna spiegazione per l’enormita' delle bugie raccontate da forti, l’unica spiegazione, e' la sua colpevolezza nell’omicidio. e' il commento soddisfatto dell’accusa, dopo il verdetto. Troppe irregolarita' al processo denuncia la difesa, non ultimo, l’avere ignorato IL RISULTATO l’esame del dna sul guanto trovato vicino alla vittima, che non combacia con quello di forti.
09:57 DONALD BIERMAN –
AVVOCATO DIFSA Crediamo che questo sia un caso basato solo su prove indiziarie, e che sia stato giudicato in modo sbagliato dalla giuria”. Per un soffio forti evita la condanna a morte, non c’erano prove sufficienti, e nemmeno per l’ergastolo, spieghera' poi la difesa.
10:31
john gale – giudice miami Una bugia in generale non e' sufficiente ad accusare qualcuno, una bugia come quella che ha detto Enrico Forti non e' sufficiente per sostenere una condanna all’ergastolo.”
11:03 DANIEL GRECH –
HERALD TRIBUNE e' sbagliato pensare che il sistema giuridico americano e' perfetto. Ci sono molti casi di ingiustizia, come in qualsiasi altro sistema giudiziario. Scoprirete, che nei tribunali americani, non si ricerca tanto la verita' dei fatti, ma la versione che colpisce di piu' l’immaginario collettivo, e che garantisce la vittoria. I migliori avvocati, spesso, sono i migliori narratori, e vincono perche' sanno convincere la giuria, che la loro storia e' piu' credibile, e piu' soldi si hanno, piu' possibilita' ci sono di far raccontare una storia convincente.”
(12:11 – 12:33 Intervista Chico) Ergastolo senza attenuanti. Gli americani dicono: “Colpevole al di la' di ogni ragionevole dubbio”. In realta' di dubbi ce ne sono molti in questa vicenda. Non ci sono prove dirette del coinvolgimento di Forti, che viene condannato come mandante. Lui parla di macchinazione. Quale puo' essere il motivo di una macchinazione della polizia di Miami contro di lui? Un motivo ci puo' essere: e' possibile che sia il caso Versace, perche' Versace fu ucciso proprio a Miami nel ’97. il suo assassino Andrew Cunanan fu trovato morto su una chiatta galleggiante. Ecco Enrico Forti sostiene che la polizia ha mentito, ha nascosto la verita' sul caso. Forti e' diventato un personaggio molto scomodo a Miami.
(13:19 – 14:39 Intervista Chico) |
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