SPORT
TURISMO
MUSICA
SPETTACOLO
CULTURA
ATTUALITÀ
BORSA
OROSCOPO
Prima Pagina è un servizio di Albaria per evidenziare alcuni avvenimenti
che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla
rivista Albaria Magazine
BREAKING
NEWS
by ISAF
Pubblicazioni
Albaria On Line
Chi Siamo
Abbonamento alla rivista Albaria
Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale
di Palermo Direttore:
Vincenzo Baglione
Tutti i diritti sono riservati
E-mail: albaria@tin.it
|
|
Nautica
Attenti a
quei DUE
Attilio Albeggiani
Benedetto Inzerillo
Professionisti con la passione del mare Attilio Albeggiani e Benedetto Inzerillo
due personaggi palermitani, noti al mondo della nautica, si occupano di progettazione,
consulenza e costruzione di prototipi, nonché di produzione di manufatti in vetroresina.
Di Oscar Civiletti
Nellambito dellimprenditoria navale siciliana si assiste ad un numero sempre
minore di iniziative rivolte alla gestione delle risorse che il mare può offrire, anche
la stessa cantieristica pare non riuscire a decollare.
In questo panorama piuttosto triste, emergono tuttavia le iniziative di quei pochi singoli
che, motivati dalla sola, grande, passione, riescono, tra le mille difficoltà causate da
cumuli di carte ed uninfinità di cavilli di una burocrazia ancora troppo poco
elastica, a dare vita dal nulla a grandi progetti.
Tra questi pochi ed appassionati, si distinguono due personaggi palermitani, noti al mondo
della nautica: Attilio Albeggiani e Benedetto Inzerillo.Soci in affari e fondatori della
ACOM Compositi avanzati, una società che si occupa di progettazione,
consulenza e costruzione di prototipi, nonché di produzione di manufatti in vetroresina.
Benedetto Inzerillo, 34 anni appena compiuti, ed Attilio Albeggiani, 41, si conoscono per
la prima volta durante un corso di imbarcazioni da diporto tenuto da Andrea Vallicelli,
quando erano ancora studenti della Facoltà di Architettura. Nasce immediatamente tra loro
una grande intesa, tra luno appassionato di regate e laltro, Attilio, figlio
di noti navigatori palermitani, protagonisti di svariate imprese marinare e spesso in giro
per il mondo. Questultimo è dunque più vicino al mondo dei croceristi ed è
dotato inoltre di notevoli capacita pratiche nellorganizzazione del cantiere.
Dal 93 ad oggi, i due insieme, svolgono in città attività di consulenza e
progettazione nellambito della nautica da diporto, inserendosi come unici
professionisti del settore, non soltanto nellintero panorama siciliano, ma in tutto
il Meridione. Due professionisti che da sempre hanno prestato molta attenzione anche agli
aspetti pratici della costruzione, dimostrando notevole impegno, anche manuale, e
sperimentando limpiego di nuove tecnologie e di materiali innovativi, tanto per la
realizzazione di singoli componenti, che nella produzione di serie, in settori a volte
diversi da quello della cantieristica navale. A questo proposito, merita di essere
ricordata la produzione nel 96 di uno scafandro di protezione per vulcanologi,
commissionato dal C.N.R. - I.G.F., Istituto di Geochimica di Palermo, costruito in fibre
aramidiche (Kevlar balistico) e resine epossidiche.
Tornando alla storia del loro sodalizio, nel giro di pochi anni dal loro primo incontro, i
due entrano nelle grazie di Andrea Vallicelli, che li considera i suoi migliori allievi,
dando vita ad una collaborazione dalla quale nasceranno lavori destinati a suscitare
grandi consensi e meritato successo. Tra questi, la realizzazione tra il 94 ed il
95, di unimbarcazione a vela di 10,90 metri, modello Steda Yacht 36, costruita
in compositi da stampi femmina, primo esemplare navigante di questo genere. Progettata
tenendo conto degli standard imposti dalla stazza IMS, questa barca dal dislocamento medio
leggero, si presenta con un bordo libero molto basso, una tuga filante e gli slanci
contenuti, per avere una buona lunghezza al galleggiamento.
Nel 95 partecipano al Concorso nazionale Progettiamo il nostro dieci
piedi ottenendo un quinto posto in graduatoria con il progetto
BARCHINGEGNO.
Da menzionare anche la perfetta ricostruzione di un Gib Sea 472, affondato alle
Eolie nellottobre del 96, durante un evento ciclonico, e riproposto con un
nuovo disegno dello specchio di poppa e della pala del timone.
Sempre nel 95, progettano la carena ed il piano di coperta della canoa prendisole
modello Sunny, su idea e brevetto della Bluecomp di Genova.
Nel 96 poi, affrontano una serie di impegni importanti, tra i quali il progetto di
un barca a vela di 3.70 metri in sandwich di resina epossidica, e quello di modifica di
una deriva di 4.24 metri in compositi avanzati, modello Excell 424. Nellottobre
98 infine, hanno partecipato al concorso Una vela per lEuropa,
indetto dalla rivista Nautica, in occasione del primo Simposio Europeo sullo
stato dellArte nella Progettazione Nautica, svoltosi a La Spezia presso
lArsenale della Marina Militare Italiana. Il bando di concorso richiedeva il
progetto di unimbarcazione da diporto a vela lunga 10 metri. Il progetto da loro
presentato, denominato FC 331 che rientra nella categoria di scafi definiti
crociera veloce, é risultato vincitore del primo premio, a pari merito con un
progettista francese, nella categoria Giovani professionisti, ed é stato
presentato nellultimo numero di Nautica.
Attualmente, tutto il loro impegno e rivolto alla costruzione di un ILC 25 di 7.70
metri, da loro peraltro seguito lavorandoci di persona, con il proposito di realizzare
unimbarcazione facile da condurre e dalle alte prestazioni per regatare sia in
flotta, secondo i regolamenti IMS e CHS, che in una eventuale classe monotipo,
ottimizzandone al contempo il prezzo ed i costi di gestione.
Vi è molto ottimismo dunque, sullesito di questa impresa che, aggiunta alle altre,
rende omaggio alla passione di due uomini di mare che hanno saputo tradurre in opera le
loro idee innovative, rendendo grazia a quelle linee che solcando i mari lasciano una
traccia che possa condurre verso spazi sempre più liberi. |
|