Marco Ferrera è di quelli che sanno perdere senza fare drammi e vincere senza esaltarsi troppo. Facilissimo, per chi ci riesce, ma impossibile ai più. A Cefalù, nel corso della Wind cup, della quale si è sempre reso protagonista, insidiando surfisti più esperti, è diventato una specie di divo. L’unico cruccio di Marco, finora, è probabilmente quello di non aver conquistato un titolo italiano: un traguardo che meriterrebbe senz’altro, riuscito più facile ad alcuni suoi predecessori. In un paio di occasioni lo ha sfiorato, a livello juniores, conquistando l’argento. Ma il tempo c’è, e la cosa più importante per un atleta è quella di continuare a perfezionarsi da senior, o meglio, a livello assoluto. E’ proprio lì, contrariamente a ciò che pensano in molti, che si vanno a cogliere le vittorie più belle. Quando si è raggiunta la piena maturità atletica e si gareggia per i maggiori trofei, legati alle tante “classiche”, in giro per l’Italia o all’estero. E verso questa bellissima maturità atletica, Marco Ferrera sembra splendidamente avviato.