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un servizio di Albaria per evidenziare
alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
essere in seguito pubblicati anche sulla rivista
Albaria
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Albaria Magazine
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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
presso il Tribunale di Palermo
Tutti i
diritti sono riservati
E-mail: albaria@tin.it
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Tutti I FATTI:
di Roberto Fodde
Questa e'
L'incredibile storia di Chico Forti |
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L'HOTEL PIKES |
In questo preciso momento della
vicenda, si è alla fine del mese di Novembre del 1997 e la
relazione di Chico Forti con Thomas Knott è sempre viva. Thomas
frequenta assiduamente la piscina ed il tennis club di Williams
Island alla ricerca di potenziali clienti, sia come maestro di
tennis, sia in prospettiva di fantomatici affari che, vedremo in
seguito, costituivano di fatto la sua attività principale.
Infatti, all'insaputa di Chico, il tedesco, con la
collaborazione di elementi poco raffinati come certi Bacardi e
Lazzini, passava da rocambolesche feste con belle ragazze
(spesso si trattava di prostitute), a corse su una bella barca
offshore di proprietà di Bacardi, a cene nei migliori ristoranti
con potenziali "clienti" occasionali che, impressionati dalla
bella vita che costoro conducevano, cadevano ignari nella rete
tesa da Knott e compagnia, il cui unico obiettivo era quello di
"spennarli".
Chico ancora non sapeva che in realtà Knott non era il bravo
ragazzo che voleva far credere di essere. Knott era stato
condannato in Germania per una truffa colossale di milioni di
marchi a danno di incauti piccoli investitori, intrappolati con
un fantomatico progetto di "time share". La truffa, l'utilizzo
di carte di credito rubate o falsificate, l'emissione di assegni
a vuoto erano per Knott il modo consueto di sbarcare il lunario.
Nel periodo della sua grande truffa in Germania Thomas Knott
faceva veramente la bella vita. Aveva il suo jet personale e
trascorreva parte delle sue vacanze ad Ibiza in un piccolo
albergo chiamato Pikes Hotel. Il Pikes, dodici stanze appena,
divenuto famoso in quanto frequentato da vip del mondo dello
spettacolo tra cui Jeorge Michael, Freddy Mercury, Cher, Julio
Iglesias e tanti altri, era assorto a punto di ritrovo di
esponenti del jet-set internazionale, tra cui anche alcune teste
coronate. Il proprietario, Antony Pike detto Tony, è un
personaggio molto estroso e per certi versi sulla stessa
lunghezza d’onda del tedesco Knott. I due fanno subito amicizia
anche perché Thomas in quel tempo era attorniato sempre da donne
bellissime e spendeva tantissimo durante la sua permanenza. Era
famoso per consumare due o tre bottiglie di champagne rosè a
sera al costo di 200 dollari a bottiglia…
Oltre ad essere un ottimo cliente, Thomas Knott conquista Tony
Pike anche grazie alla propria personalità carismatica e per i
consigli che è sempre pronto a dargli in materia di affari e di
donne. È da considerasi un suo suggerimento, quello di costruire
una palestra all’interno dell’hotel per aumentare il livello di
attrattiva. Consiglio che viene accettato da Pike, anche perché
il tedesco gli promette di aiutarlo finanziariamente nel
sostenere le spese di rinnovamento, per poi rimangiarsi la
promessa, una volta che, rientrato in Germania, viene arrestato,
lasciando così Tony Pikes con tutti i conti sulle spalle.
Thomas Knott dopo aver scontato quattro anni di carcere si reca
a Miami. Lì si dà da fare aiutando Mr. Bacardi a vendere alcune
proprietà di Williams Island a potenziali clienti, soprattutto
tedeschi. Mr. Bacardi ha la licenza immobiliare ed ha già
condotto operazioni immobiliari nella prestigiosa isola. Knott
gli dà l'indirizzo di Anthony Pike chiedendogli di spedire a
quest’ultimo una brochure di Williams Island che, ricevuta da
Pike ad Ibiza, sortisce l’effetto previsto dal tedesco. Tony
Pike chiama Williams Island e chiede chi poteva avere il suo
indirizzo e, indicatogli Thomas Knott, Pike capisce che si
tratta del suo vecchio amico e cliente che non vede ormai da
anni. Lo ricontatta e, poiché l’inverno per l'hotel di Ibiza è
praticamente stagione morta, accetta senza problemi l'invito di
Thomas Knott a recarsi a Miami per alcuni giorni.
Antony Pike appena arrivato a Miami comunica a Knott che ha
intenzione di vendere l'hotel. È da alcuni anni che cerca di
riuscirci, ma inutilmente, e forse anche lui vede nell'America
una possibile àncora di salvezza. La situazione finanziaria
dell'albergo non è delle più felici. Una volta meta di famosi
cantanti ed attori non è stato mai ristrutturato, se si
escludono delle riparazioni fatte a mano dallo stesso
proprietario Tony Pike senza permessi e con aiuti di varia
manovalanza. In inverno non ha nessun introito poiché la
stagione ad Ibiza finisce ad Ottobre e riapre a Maggio inoltrato
e la pressione delle banche per estinguere i pesanti debiti è
diventata insopportabile. Quasi sulla soglia della bancarotta,
Tony Pike subisce inoltre la costante pressione psicologica
della quarta moglie, Vera, la quale vorrebbe impossessarsi della
gestione dell'hotel contro la volontà del marito, spende più di
quanto necessario per spese personali ed è determinata a
raggiungere il divorzio.
Pike arriva a Miami e confida tutta la sua situazione a Knott,
che "studia" una possibilità per risollevare il vecchio amico
dai problemi immediati e magari guadagnarci un bel po’.
Il tedesco gli prospetta come soluzione la creazione di una
multiproprietà vacanza o "time share" cioè la vendita di
pacchetti vacanza nel periodo di stagione morta dell'hotel da
spendere a Miami nel contesto esclusivo di Williams Island. A
prezzi di circa 50/100mila marchi a settimana da proporre a
clientela tedesca ed internazionale. Da calcoli velocissimi
Knott prevede incassi vicini ai 5 milioni di dollari senza
intaccare le settimane di alta stagione in cui l'hotel
lavorerebbe normalmente. Un piano ingegnoso, peccato che sia lo
stesso piano truffaldino che Knott aveva ideato in Germania e
con il quale aveva sottratto centinai di milioni di marchi e per
il quale era stato condannato!
Thomas Knott in quel frangente è già in ottime relazioni con
Chico e lo vede come un grande impreditore, un filmaker
proprietario di tanti appartamenti e con contatti
internazionali. Dice a Pike che glielo presenterà e che
sicuramente Chico lo aiuterà nell’affare della multiproprietà...
Ma Chico non è inizialmente interessato alla presentazione di
Pike da parte di Knott e più volte elude l’incontro con scuse
varie. Pike, non volendo perdere il potenziale contatto, riesce
ad arrivare ugualmente a Chico dopo un incontro cordiale con sua
moglie ed i suoi figli in piscina. La squisita affabilità e la
forte personalità di Tony lo convincono ad ascoltarlo. È da quel
momento che per Chico ha inizio la sua rovina.
...Continua
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