WINDSURF
L’HARAKIRI
DEL COUNCIL ISAF:
NEIL PRYDE SCELTO AL POSTO DEL MISTRAL ONE DESIGN
Inizia una nuova era per il windsurf
olimpico, un’era che però è ben lungi dal decifrare se sarà
positiva o irrimediabilmente negativa. L’unico fatto assodato è che
il Council si è pronunciato e con 26 voti contro 12 ha dichiarato
chiusa la storia olimpica di una tavola versatile e diffusa come il One
Design, per aprire con quella probabilmente valida del Neil Pryde RS-X
che attualmente non esiste. In ogni caso la classe Mistral con il One
Design (che verrà sempre prodotto dalla Cobra) continuerà la propria
attività anche senza andare alle Olimpiadi
di
Kristian Guttadauro
16 novembre - La frittata è fatta. Dopo aver preparato le uova
nei giorni scorsi con la riunione del Windsurfing Committee, il cuoco
pasticcione Paul Henderson, presidente uscente dell’ISAF, ha messo la
padella sul fuoco quando l’Event Committee ISAF ha “raccomandato”
ufficialmente l’uscita della Mistral dalle olimpiadi con il
“progetto Neil Pryde” ed alla fine ha cotto e servito una frittata
fumante con i migliori auspici di un fallimento olimpico del windsurf
grazie a questa scelta che vede incredibilmente preferire una tavola a
vela ed una classe che non esistono.
Peccato,
perché se il progetto Neil Pryde RS-X fosse iniziato almeno due anni fa
ci sarebbe stato il tempo per produrre, collaudare ed organizzare quanto
questa disciplina necessita. Oggi è troppo tardi se si considera che il
nuovissimo Neil Pryde RS-X è ancora un prototipo e non è stato
prodotto, né diffuso, né si hanno garanzie costruttive e non si
conosce realmente che tipo di impatto potrà avere con le esigenze
organizzative imposte principalmente dalle regate preolimpiche (vedi
percorsi, limiti di vento etc.), dai campionati continentali e mondiali.
Ma tanto che importa? Appena registreremo a Beijing il flop del
windsurf, nel 2008 ci penserà il Council ISAF di turno a cancellare
definitivamente dal programma olimpico una disciplina che, fatto il suo
ingresso a Los Angeles, ha richiamato sempre più appassionati ed atleti
in tutto il mondo, sognando una medaglia olimpica, regalandone anche
alcune di grandissima importanza sia sportiva che storica, come quelle
della francese Merret e di Gal Fridman primo oro olimpico di sempre per
i colori israeliani.
Ma
questa è la vita, avranno pensato il canadese Henderson e coloro i
quali hanno votato per il cambio senza considerare il danno finanziario
oltre che sportivo che la loro scelta si accinge a causare.
Il risultato della votazione ha detto che 26 membri del Council hanno
preferito la nuova soluzione che verrà prodotta esclusivamente dalla
Cobra in Thailandia e la cui organizzazione di classe dovrebbe essere
istituita dall’Executive Committee dell’ISAF, così come Henderson
aveva chiesto per poi essere lasciata camminare sulle proprie gambe in
secondo momento.
Occorre
infatti considerare che oggi la tavola non esiste in commercio, non potrà
essere diffusa prima del prossimo anno, non può avere praticanti, ed
inesorabilmente ferma l’attività di tutti gli atleti che vogliono
gareggiare con il windsurf olimpico. Ma quale disciplina olimpica è
stata mai bloccata per un motivo simile? Ma siamo sicuri che il
reperimento e la qualità delle tavole sarà paritetico per tutte le
nazioni? Solo 12 invece i sostenitori del Mistral One Design vecchia
tavola ma utile e con una organizzazione di classe di oltre trenta anni.
Ma i 26 votanti forse sono
ignari degli aspetti contraddittori che hanno contrassegnato questa
scelta che rischia di raccogliere dissensi in crescendo, preolimpica
dopo preolimpica, anno dopo anno per poi celebrare la fine con le
Olimpiadi cinesi dove è probabile che non si riesca a disputare neppure
una prova. C’è da chiedersi che scenari si apriranno effettivamente
davanti alle federazioni nazionali, ai club, agli allenatori, agli
amatori a quei ragazzi che sono cresciuti in questi ultimi mesi sul One
Design, ai 174 atleti che si sono confrontati in estate a Nessebar in
Bulgaria ad i mondiali giovanili, sognando una futura partecipazione
olimpica ed ora dovranno bene che vada cambiare tutto o rinunciare
definitivamente.
Sì,
perché la tavola olimpica è un nuovo parente della tecnologica Formula
Windsurfing (peraltro bocciata nei primi test effettuati sul Garda).
Il Neil Pryde RS-X sarà sì una tavola possibilmente più prestante del
Onde Design, ma sicuramente molto meno versatile e molto più esposta
come ben si sa a quella “fragilità” di cui un mezzo ipertecnologico
può soffrire, sia in sede di costruzione (visto il delicato lavoro
alle spalle, anche solo con un minimo difetto alla nascita potrebbe
pregiudicarne irrimediabilmente la futura resa) che di manutenzione.
E se già questo è un problema non da poco, cosa vuol dire cambiare
tutto un parco tavole per un altro dove un set competo di tavola ed
accessori rischia seriamente di costare più di un Laser notoriamente
robusto?
In
questa nuova e confusa situazione quel che è certo è che la vecchia
classe del One Design, l’IMCO continuerà riunendo come una volta
attività giovanile MJOD con quella dei più grandi.
La classe Mistral
resterà classe d’interesse dell’ISAF, anche senza status olimpico,
per meriti acquisiti ed inconfutabili e soltanto una cessazione della
vendita della tavola One Design potrebbe indebolirla ma difficilmente
farla morire per la carenza dei requisiti imposti dalla autorità
internazionale della vela ISAF.
”Insieme con il Neil Pryde RS-X, è stato ammesso tra le classi
olimpiche anche il Laser Radial – commenta Vincenzo Baglione,
segretario della classe Mistral in Italia – Ma se per questa
imbarcazione è stata scelta anche perché ha già una sua ben precisa
diffusione e storia alle spalle, la nuova tavola olimpica è una novità
in tutti i sensi perché non è un Formula, né l’ibrido testato.
Esiste solo un prototipo che si differenzia sia dal Mistral One Design
che dal Formula per la deriva e con una limitazione della superficie
velica che consentirà difficilmente di trascinare sia gli atleti più
pesanti che quelli più leggeri. Al di là dell’aspetto tecnico poi,
c’è anche la questione legata all’organizzazione della nuova
classe. Comunque vada, dato anche il costo non indifferente date le
caratteristiche tecniche, penso anche che non tutti i regatanti del One
Design o del Formula passeranno a questa nuova classe. In ogni caso la
classe Mistral continuerà l’attività nel mondo incrementando le
partecipazioni ai campionati continentali e mondiali dove le selezioni
di ammissione saranno meno limitative. Questa tavola sicuramente
consentirà ad alcuni atleti del panorama attuale di potere essere
competitivi, tuttavia se alle Olimpiadi il mondo del windsurf non è
stato rappresentato pienamente prima, continuerà a non esserlo oggi. Ci
troviamo davanti ad una tavola estremamente tecnica e mi chiedo quanti
amatori potranno sceglierla solo per divertirsi senza regatare”.
Si era partiti così dall’assunto che occorreva cambiare per portare
alle Olimpiadi una tavola che fosse il più popolare possibile tra i
praticanti in tutto il mondo, ed alla fine si è scelto un prototipo,
che dovrà essere vista all’opera con le varie necessità
organizzative che una sport come questo comporta. Saranno praticabili
per questo tipo di tavola i percorsi classici della vela olimpica che
permettevano al windsurf di gareggiare dove regatavano anche le altre
classi, quindi con caratteristiche ben precise che più si avvicinano
alla vela? Non lo sappiamo ma da oggi, come nuova tavola olimpica, il
Neil Pryde RS-X ed i suoi affrettati sostenitori saranno chiamati a
garantire anche questo.