28 febbraio 2003


 

 

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XXXI AMERICA'S CUP

ALINGHI  4 - NEW ZEALAND - 0
NEW ZEALAND DISALBERA E LA COPPA SI PREPARA A SBARCARE IN EUROPA

Partita bene al via, Alinghi conquista il quarto punto, approfittando anche del disatro di New Zealand: dopo cinquantasette minuti l'albero
si spezza in due, appena al di sopra della prima crocetta
 
 
 

le foto di MAX RANCHI

28 febbraio -  Dopo 10 giorni di attesa in banchina, per avverse condizioni meteo,  si ritorna finalmente in acqua. Ma quella che avrebbe potuto essere una giornata di festa per la Nuova Zelanda si risolve in un disastro.

Cinquantasette minuti dopo lo start, ancora prima di girare la terza boa, Team New Zealand disalbera, dopo una serie di onde che hanno eccessivamente caricato il rig.

Il danno è avvenuto con 16-17 nodi di vento e un'onda ripida, causata dal vento da NE, che da giorni soffia sul Golfo di Hauraki.

Alla partenza il vento era da 050°, 17 nodi.

Il match, o quello che è durato è stato dominato da Coutts, sin dal via. Team New Zealand entra in leggero ritardo nel box dei cinque minuti e seppur con mure a dritta non riesce a portare Alinghi al dial up. Le barche si allontanano dalla linea ma non sembrano intenzionate allo scontro.
Bertrand Pacé alle spalle di Barker lo consiglia sulla tattica migliore ma la battaglia, tanto attesa non c'è stata. A qualche secondo dallo start, Coutts sembra in anticipo ma taglia, invece, al colpo di cannone, 'spaccando' il secondo.

Alinghi parte centrale mure a dritta. Team New Zealand è 3 secondi dietro, in barca.

Brad Butterworth ottiene la sinistra del campo, la favorita e Coutts si allunga immediatamente su un vento migliore. L'aria salta leggermente sulla destra ma Barker non riesce ad approfittarne. Al secondo incontro, Coutts incrocia avanti e prosegue a destra, fiutando un vento migliore da quel lato e relegando Barker nel bordo peggiore.
Le barche rimangono comunque, molto vicine e la prima boa vede un distacco di soli 8 secondi.

Team New Zealand attacca in poppa cercando di sporcare l'aria dell'avversario e di avvicinarsi ma Russell Coutts si difende benissimo e riesce a mantenere il suo vantaggio.
La seconda boa vede Alinghi in vantaggio per 17 secondi.

Il Golfo di Hauraki nel frattempo è attraversato da un groppo che porta vento a 25-26 nodi e pioggia fitta. La visibilità diminuisce e il mare monta.

NZL-82 comincia a imbarcare acqua, anche se in maniera minore, rispetto alla giornata inaugurale. Le barche picchiano sulle onde ma Alinghi sembra soffrire di meno.
Passata la pertubazione, le barche ritrovano un'andatura e un assetto più regolari.

Il rig di NZL-82, però mostra delle anomalie, come si vede dalle immagini TV: una strana torsione della randa lascerebbe pensare a un movimento dell'albero abbastanza preoccupante.

Pochi minuti dopo, cinquantasette dalla partenza accade l'incredibile. La barca nera si solleva su una prima onda e la prua ricade violentemente sul cavo. Una seconda, una terza e l'albero si spezza, di colpo, appena sopra la prima crocetta.

Mentre l'equipaggio, disperato ma sempre professionale si accinge a tagliare scotte e sartiame per liberare la barca e assicurarsi che l'albero non danneggi lo scafo, Russell Coutts prosegue verso il traguardo, la sua 13 vittoria consecutiva in Coppa America e il quarto, importantissimo, punto.

Team New Zealand rientra in porto, accompagnato dal sostegno della sua gente, mettendosi subito al lavoro per sostituire l'albero ormai inutilizzabile. Tom Schnackenberg, a capo del Sindacato kiwi, con un sorriso alquanto sforzato dice: "Si è trattato di un "episodio molto, molto sfortunato; forse ha ceduto un attacco della sartia ma finché non abbiamo controllato l'attrezzatura non è il caso di fare congetture. Useremo l'albero di NZL-81 che è perfetto e domani saremo di nuovo in acqua a regatare".

Domani potrebbe essere una giornata storica per la Coppa America. Se Coutts si aggiudica un'altra vittoria, Ernesto Bertarelli avrà la soddisfazione di essere il primo armatore a portare l'America's Cup in Europa.











 

 

 



 



(foto di Max Ranchi)