XXXI AMERICA'S CUP
ll testo completo del
Protocollo è live sul sito di Alinghi:
www.alinghi.com
IL PROTOCOLLO DELLA XXXII
COPPA AMERICA
PRESENTATO DA MICHEL
BONNEFOUS, LA NOVITA' MAGGIORE E' LA PRESENZA DEL PUBBLICO
Alle ore 17.30
si è svolta, presso la base di Alinghi, la conferenza stampa più attesa
e affollata dall'inizio dell'evento.
le foto di MAX RANCHI
3 marzo -
Alinghi ha studiato a lungo come 'svecchiare' un
evento che dura da 152 anni cercando di far coesistere i valori
tradizionali di un trofeo, che affonda le sue radici nei principi di
continuità e di 'fair play', con un formato e una dinamica adatte ai
grandi eventi sportivi e mediatici. Insieme con Michel Bonnefous,
Direttore Esecutivo di
Alinghi, erano
presenti anche Russel Coutts e Hamish Ross, ideatore del documento.
"Abbiamo raggiunto il nostro scopo", ha spiegato Michel Bonnefous,
"Quello di creare un team di cui essere orgogliosi e capace di vincere
la Coppa America. Siamo consapevoli del valore storico e culturale di
questo trofeo e per questo vogliamo renderlo ancora più prestigioso di
quanto sia stato fino ad ad ora".
"Non abbiamo fatto degli stravolgimenti", continua Bonnefous ma abbiamo
cercato di rendere ancora più appetibile e interessante l'evento per
challenger, defender, media, sponsor e TV."
Per cominciare, la gestione dell'evento sarà unica ed in mano allo Yacht
Club Defender, in questo caso, la Societé Nautique de Genève.
Il Defender ed il Challenger of Record, in questo caso il Golden Gate
Yacht Club di San Francisco, sceglieranno dunque la Giuria
Internazionale (che riunisce l'International Jury e l'Arbitration
Panel), il Regatta Director ed il Technical Director.
Toccherà poi al Regatta Director essere responsabile del Race Management
Committee e del Chief Umpire, ed allo stesso insieme con il Technical
Director scegliere infine la Measurement Committee.
Uno dei punti chiave del nuovo Protocollo è il fatto che sarà la SNG ad
occupersi del team velico di Alinghi e della gestione evento, perché il
Circolo defender intende la manifestazione da tutti i punti di vista:
logistico, sponsor, ospitalità, media, trasporti etc. ed il profitto
verrà diviso al 50%, tra tutti i challenger e il defender, per rendere
più appetibile la sfida ai tycoon.
Quello che Alinghi rimarca è che le regate saranno gestite da un
Comitato di Regata indipendente, che assicurerà l'imparzialità a mare e
che tutto l'evento sarà interamente gestiti da un'autorità unica.
Per quanto riguarda il luogo e la data dell'evento, ancora non è stato
deciso nulla ma si stanno vaglando numerose soluzioni. Alla base della
scelta finale vi saranno chiaramente alcuni requisiti chiave: condizioni
meteo, strutture, ospitalità etc. La destinazione finale sarà comunicata
non dopo il 15 dicembre 2003.
Sembra inoltre che il 2007 sia l'anno più probabile per il match finale.
Sulla data definitiva, molto dipenderà dal luogo scelto.
"Vogliamo che l'evento sia eccitante per far sì che diventi uno sport
come tutti gli altri e non sia soggetto ai limiti che abbiamo visto fino
a oggi", è intervenuto Russel Coutts.
Per quanto concerne le imbarcazioni resta, invece, invariata la Classe
Coppa America.
Gli yacht potranno essere acquistati in 'pacchetto completo' con tutte
le informazioni relative. A questo proposito si precisa che le
informazioni progettuali, riguardanti i Classe Coppa America del 2003
potranno essere vendute e scambiate sino al primo ottobre 2004. Dopo
quella data e in qualsiasi momento della Campagna, ogni vecchio scafo
acquistato sarà corredato dal relativo pacchetto di dettagli e notizie
progettuali. Si potranno modificare soltanto due scafi vecchi e non
cambierà il concetto di assegnazione di numero velico o di scafo.
"Queste innovazioni proteggono i progettisti da 'incidenti' come quello
capitato a OneWorld, ha spiegato
il rappresentante del GGYC, "e
garantiscono anche una maggiore sicurezza, perché acquistare una barca
senza conoscere la sua formazione progettuale non è sano".
Coutts è intervenuto anche sul tema del percorso di gara che sarà in
linea di massima ancora una una bolina-poppa, anche se la lunghezza ed
il numero delle leg sarà da stabilire. "Sarebbe bello compatibilmente
con il luogo, che le regate si svolgessero in uno specchio d'acqua
accessibile al pubblico", ha spiegato Coutts, "in modo che tutti possano
godere di una partenza e dei momenti salienti della regata".
Come era nelle previsioni verranno eliminate le regole di Nazionalità
per "Riportare la Coppa a quella configurazione 'mista' che aveva anche
nel 1851 e oltre, quando la maggior parte dei marinai a bordo era di
origine scandinava". Lo stesso vale anche per il team progettuale. Si
intende 'designer' colui che progetta lo scafo, le vele, l'albero, le
appendici, la geometria del rig.
Lo scafo 'puro' dovrà essere costruito nel paese di bandiera ma tutto il
resto (appendici, vele, rig etc) potranno essere realizzati anche in
paesi diversi.
La formula eliminatoria per i challenger non è stata ancora ben
definita, ma si prospettano delle regate di selezione challenger che
avranno luogo circa un anno prima del match finale e che assegneranno
dei punti.
Queste regate saranno di flotta con delle prove di match race e si
potranno svolgere in luoghi diversi. Questo per ottenere una scrematura
prima dell'inizio dei Round Robin.
Tra la fine delle Finali e l'inizio della Coppa America passeranno circa
10 giorni per tenere sempre vivo l'interesse di media, TV e pubblico.
"Non pensiate che queste innovazioni siano frutto di due settimane di
chiacchiere", spiega Ross. "Sono mesi che siamo seduti intorno a un
tavolo con stazzatori, giudici, umpire e anche con la ISAF, per
garantire la massima trasparenza, la massima correttezza e, soprattutto,
un evento che farà contenti tutti, almeno dal punto di vista sportivo".
Maggiori dettagli seguiranno nei prossimi giorni. Le reazioni a caldo
sono favorevoli e tutti sembrano d'accordo sul fatto che Alinghi abbia
fatto un eccellente lavoro.
(foto di Max Ranchi)