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Prima Pagina è un servizio di Albaria per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine

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Prima Pagina
1999
1998

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Albaria Magazine

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Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Palermo Direttore:
Vincenzo Baglione
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E-mail: albaria@tin.it

 

Windsurf World Festival Palmolive Cup 2000
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Villa GregoriettiVilla Gregorietti

Il circolo Albaria ha cambiato sede; si è trasferito a Mondello,Villa Gregorietti.
L’ edificio si inquadra nel periodo della Palermo liberty.
Nel 1906 la Società italo-belga Les Tramways del Palerme cominciò a realizzare, in quella zona paludosa da poco bonificata, strutture turistiche. Nel 1911 venne approvato il piano regolatore riguardante la spiaggia e Valdesi. Fu una fortuna per i maggiori architetti del periodo che si videro commissionare numerosi edifici privati dalla borghesia palermitana e non. Progettata nel 1924 da Ernesto Basile (autore anche dello stabilimento balneare di Mondello), fu realizzato dall’impresa di costruzioni Rutelli e portato a termine nel 1926. A questo punto però verrà da chiedersi: chi era Salvatore Gregorietti? Nato a Palermo nel 1870 e mortovi nel 1952, fu uno dei più fervidi ed eclettici artisti palermitani che solcarono le scene artistiche della città tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. Nato culturalmente come pittore, successivamente divenne decoratore di mobili per la Ducrot, eccellente grafico, affrescatore di edifici pubblici e privati. Progettista e realizzatore di vetrate e mosaici con il figlio Biagio fondò la S e B Gregorietti-vetrate artistiche dipinte a fuoco-mosaici. Stilisticamente l’edificio rispecchia la tipologia edilizia del villino borghese e si riallaccia ad un linguaggio architettonico più europeo. Parlando con l’attuale discendente siamo venuti a sapere che in passato Mondello non era quello che è adesso. Ci ha colpito sapere che alle spalle del villino scorreva il cosiddetto “canalone”, un canale percorribile in barca fino al mare. Era così che il retro della costruzione fungeva anche da darsena per la barca di famiglia e che l’artista e i suoi amici organizzavano da casa stessa battute di pesca, anche notturne, sfruttando le passeggiate dei poveri pesci che dal mare evadevano per i canali mondellani.
Insomma una specie di piccola Venezia.

Vinny Scorsone