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Prima Pagina è un servizio di Albaria
per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da
immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria
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Prima Pagina
1999
1998
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Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale
di Palermo Direttore:
Vincenzo Baglione
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Windsurf World Festival Palmolive
Cup 2000
http://www.wwfestival.com
Il Windsurf unidea con la vela
Nato in California (come quasi tutte le cose bizzarre) nel 1967, ben presto si diffuse in
Europa ed ebbe un successo travolgente fino a diventare, alla fine degli anni ottanta,
disciplina Olimpica
Era una calda serata dell'estate 1967 nella California del sud vicino a Los Angeles. I due
si trovavano poco più in su di Malibu, nella strada costiera che porta a Santa Barbara...
Ricordo - racconta Hoyle Schweitzer - che stavamo bevendo birra e scherzando al
termine di una giornata intera passata in acqua. Come spesso accadeva io iniziai a
prendere in giro lamico Jim Drake per fatto che lui non aveva il coraggio ed il
fisico per afrontare le onde con il surf e si limitava ad uscire dal porticciolo ed andare
al largo con la sua barchetta a vela. Jim si difendeva e replicava che con il mio surf da
onda ero circoscritto a quel piccolo spazio dove rompevano i frangenti e non potevo
utilizzare il vento per spaziare in mare. Ecco allora che quasi per gioco, con
lallegria della birra in corpo, saltò fuori l'idea: perché non inventare un
qualcosa che potesse unire i due sport? Una tavola da surf con la vela sopra!.
La scintilla era scoccata. La discussione andò avanti e venne ripresa i diverse occasioni
coinvolgendo anche altri amici, tra cui Alan Parducci, un altro ingegnere aereospaziale
come Drake, che contribuì all'idea.
In realtà fu Jim Drake il vero cervello di tutta l'operazione.
Dall'idea alla realizzazione - ricorda Jim Drake - il passo fu lungo. In pratica ci
si mosse dopo che io disegnai il primo albero snodabile libero alla base (free sail system
n.d.r.) collegato alla vela ed il tutto manovrabile da un boma di forma ovoidale. Quella
fu la vera invenzione che poi brevettammo con Schweitzer. La tavola inventata nel 1962 da
Neuman Derby, (con albero fisso e quindi capace di muoversi solo con andature portanti),
non aveva certo quelle caratteristiche. in pratica per la realizzazione della prima
tavola, Hoyle fu il braccio ed io la mente. Lui, era legato al mondo del surf, sapeva fare
lo shape delle tavole, conosceva la maniera di procurare, costruire e mettere insieme
tutti i pezzi necessari per rendere operativa quella idea che io avevo sviluppato. Così
realizzammo il primo prezzo che fu chiamato windsurf, surf da vento. Nessuno
ci sapeva andare e mentre cercavamo di imparare la gente sorrideva dalla spiaggia.
Finalmente ci riuscimmo. Fu provato e riprovato, funzionava!
1969 NASCE IL WINDSURF
Schweitzer e Drake brevettano l'idea. Avrà un valore di 17 anni. Contemporaneamente Hoyle
si lecenzia dalla concessionaria di computer che dirigeva ed avvia la sua piccola
fabrichetta di tavole a vela che chiamerà Windsurfer.
La Windsurfer produceva poche decine di esemplari che venivano venduti principalmente agli
amici diella famiglia Schweitzer, che vivono nell'area vicino a Malibu.
Alcune di queste famiglie (i Waltze, gli Swatek, i Simmer) diventeranno poi popolari
quando il Windsurfer diventerà uno sport. Ed è proprio tra i bambini di queste famiglie
che ascono nelle prime garette in spiaggia messe su da Diana Schweitzer, moglie di Hoyle.
Due di questi bambini dimostrano subito di essere più bravi ed abili degli altri.
Hanno appena 10 anni, la loro fraterna amicizia che li ha sempre tenuti uniti in 15 anni
di successi diventirà proverbiale nel mondo del surf di cui diventeranno due pietre
miliari. Si chiamano Matt Scheitzer e Mike Waltze.
1972 IL WINDSURF ARRIVA IN EUROPA INIZIA UNA NUOVA ERA
Nella breve storia che ha caratterizza il primo lustro di vita di questo sport,
sopraggiunge un importante fatto destinato a cambiare radicalmente la diffusione del
Windsurfer. Degli olandesi in vacanza in California vedono questo strano mezzo in azione
in acqua.
Ne comprano due e li portano in Olanda. Dopo alcuni mesi la ditta Ten Cate di Almeno in
Olanda chiede ed ottiene da Schweitze la licenza di costruire il Windsurfer in Europa.
E sarà proprio nel vecchio continente che lo sport attecchirà e si diffonderà.
Il resto è storia dei giorni nostri. |